La storia della strega
In un lavoro di restauro della memoria storica, insieme alle insegnanti
delle scuole medie, durante la ricerca sul paesaggio e i corsi di
formazione in seguito, sono state analizzate le vicende storiche,
soffermandosi su un documento del Medioevo. Il processo
dell’Inquisizione si svolse a Salussola, presso la Chiesa dei
SS. Gervasio e Protasio, eletta sede del tribunale
dall’Inquisitore fra Nicola Costantino da Biella, inquisitore
della diocesi di Vercelli, dell’ordine dei frati predicatori
di S. Domenico.
Giovanna de Monduro fu accusata di essere una strega, torturata,
condannata al rogo e giustiziata nel suo comune d’origine,
Miagliano, nella valle del Cervo il 17 agosto 1471. Le vicende di
questa donna sono segnate dalle accuse delle sue vicine di casa e dalle
sue parenti strette, che l’additavano come portatrice di
disgrazie e di morte. Sostenevano che Giovanna era una "mascha" (strega) e dicevano di averla vista in "mascharia" (andare in mascharia
significava recarsi al sabba). Il "capro espiatorio" viene individuato
nella donna, incarnazione del male e del demoniacocce viene vista come
portatrice di disgrazie per la collettività.
Gli inquisitori e gli accusatori in un crescendo di accuse, perverse provocazioni, infliggono alla povera Giovanna efferate torture. La donna, stremata dagli eventi, confessa di essere una strega, di essere
stata in "mascharia", di aver volato al sabba con le sue compagne, ma
alla richiesta degli inquisitori di denunciare altre donne e
condannarle così alla sua stessa pena, Giovanna fa nomi solo
di donne defunte. Sotto tortura Giovanna si autoaccusa: di aver ucciso
adulti e bambini, di essersi trasformata in lepre per far morire due
cacciatori e di aver ucciso il parroco. Giovanna non fa altro che
ammettere tutto ciò che i suoi accusatori vogliono farle
confessare. Nel nome del Signore questa donna viene condannata al rogo,
i suoi peccati avrebbero trovato l’assoluzione solo
attraverso il fuoco purificatore, liberando quel corpo peccaminoso
dalla dannazione.
Pezzo tratto da Quaderni del Paesaggio n. 2 Salussola è bellissima. Il paesaggio nell’immaginario dei bambini. A cura di Chiara Viberti, Ezio Mattio, Lauretta Guidetto; prefazione di Carla Gallo Barbisio. Edizione Narrative Studies Torino 2003 Il libro è disponibile presso il nostro museo.

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